Da qualche giorno mi sento perseguitato da alcuni porcospini. Si tratta dei porcospini di Schopenhauer.
Leggo un libro ed ecco lì il riferimento ai porcospini... apro il mio profilo di facebook e ecco anche lì il riferimento a questi famosi porcospini..
Insomma, essi mi seguono, mi affiancano, mi guardano e poi mi superano; si nascondono dietro un angolo in modo di uscire di nuovo allo scoperto quando anch'io arrivo a quell'angolo.
Per chi non conoscesse la storia dei porcospini di Schopenhauer, eccola qui (la cito anch'io nella speranza che mi lascino un pò in pace e inizino a seguire voi):
Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.
(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)
(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)
2 commenti:
La storia dei porcospini è davvero simpatica...e poi descrive perfettamente quale dovrebbe essere la modalità giusta che rende i rapporti umani (e non solo) equilibrati. Si deve stare vicini ma mai sopraffare o soffocare gli altri. Ahimé gli uomini non hanno le spine che glielo fanno capire :-)))
Un abbraccio
domenicoDopo sedici brevissimi anni di fidanzamento, tra diciannove lunghissimi giorni, l'artistabivonese finalmente si sposaaaaaaaaaaa.......
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