mercoledì 20 dicembre 2006

Che bugia l'amianto!


E’ sempre stata una bugia il fatto che l’amianto facesse male. Sono stato ingannato da medici, esperti, ministri. Ma finalmente è arrivata una dottoressa a tirarmi fuori da questo grande inganno e farmi tirare un sospiro (è proprio il caso di dirlo) di sollievo.
A Santa Margherita di Belìce, un posto sconvolto dal terremoto e caratterizzato sino a qualche anno fa da migliaia di baracche fatte con muri e tetti d’amianto e che ancora oggi vede in qualche zona, in qualche via, pannelli di amianto accatastati e incustoditi, non esiste un pericolo amianto, anche perché l’amianto non è pericoloso. Chi me l’ha detto?
Me l’ha detto una dottoressa durante un consiglio comunale aperto, con l’argomento “amianto” all’ordine del giorno. La dottoressa, spavalda, mi ha detto che, nella sua “secolare” esperienza lavorativa a Santa Margherita di Belìce, lunga ben 17 anni, ha potuto diagnosticare solo 1 caso di morte per cancro al polmone. Solo uno. Cosa volete che sia un caso, un solo morto in 17 anni di lavoro, in migliaia di pazienti visitati?
Non vale a nulla la legge n. 257 del 1992 che vieta nel nostro Paese (Italia) l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, prodotti di amianto o contenenti amianto. E sapete perché?
Perché a detta di medici e esperti, che oggi sappiamo essere solo bugiardi ed fomentatori di panico e ansia, l'amianto che è un minerale che si trova in natura sotto forma fibrosa viene ritenuto altamente pericoloso per la salute umana. Le fibre di cui è composto infatti, possono avere un diametro più piccolo di quello che le nostre vie respiratorie sono in grado di filtrare e la loro inalazione può provocare malattie gravi, quali: asbestosi, mesotelioma, carcinomi polmonari, tumori del tratto gastro-intestinale, della laringe e di altre sedi. Avete letto bene? Tumori, carcinomi.
C’è di più. Le patologie causate dalla respirazione di fibre di amianto sono tutte caratterizzate da tempi di latenza molto lunghi. Dall'esposizione al manifestarsi della malattia possono trascorrere diverse decine di anni. Inoltre non esiste una soglia minima di rischio nell'esposizione ad amianto: anche una sola, infinitesimale fibra può provocare, in chi la inali, malattie quali la mesotelioma, e ciò anche a distanza di decenni.
Che bugiardi. Non può essere vero. Come è possibile? La dottoressa mi ha detto che l’amianto non provoca tumori. Solo un caso in 17 anni. E poi magari era pure fumatore!
Purtroppo la lettura di questa legge e di commenti e notizie sull’amianto mi hanno fatto sorgere alcune domande.
A parte il fatto che non esistono morti di serie A e morti di serie B ma solo morti; mi chiedo se questa dottoressa abbia davvero ragione quando dice che l’amianto non è pericoloso? O forse hanno ragione gli altri medici che parlano di estrema pericolosità dell’amianto, confortati anche dagli esperimenti in laboratorio?
Ma qualcosa di vero nelle parole della dottoressa deve esserci. Non è possibile che una cosa così pericolosa abbia causato solo una morte in 17 anni in un paese sommerso dall’amianto. Non voglio pensare che la dottoressa sia in malafede. Non può essere. Fa parte dell’amministrazione comunale e non può essere in malafede. Sicuramente si sarà sbagliata a parlare.
Si! Deve essere così. Avrà sbagliato nell’uso delle parole giuste. O forse sbaglia spesso diagnosi?
Ma un’ultima notizia deve secondo me essere diffusa per avere un quadro più chiaro della situazione: anche se l'amianto oggi scomparisse del tutto dalla superficie terrestre, dovrebbe passare comunque molto tempo (circa quarant'anni) prima di poter stimare il numero complessivo delle sue vittime. Conto ormai i giorni.

1 commento:

garlic ha detto...

Un tecnico dovrebbe documentarsi prima di parlare di amianto, diversamente penso che sia vano il giuramento di Ippocrate, non ho trovato nulla di meglio in lingua italiana, quindi propongo la letturina di http://www.treeo.ufl.edu/docs/resources/AsbestosToxicologyProfile.pdf.
Quanti neonati devono ancora morire e quanti adulti devono morire per capire che l'amianto e' un killer che ha contaminato i tre elementi suolo aria ed acqua, con un tempo di latenza che va da 20 a 60 anni?