martedì 26 maggio 2009

La storia del soldato e della principessa

Esistono dei film che mi emozionano sempre, nonostante io li abbia visti decine e decine di volte. Tra questi c'è "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore.
Proprio da questo film, traggo una delle storie più romantiche io abbia mai sentito: la storia del soldato e della principessa.

"...Una volta un re fece una festa e c'erano le principesse più belle del regno. Ma un soldato che faceva la guardia vide passare la figlia del re. Era la più bella di tutte e se ne innamorò subito. Ma che poteva fare un povero soldato a paragone colla figlia del re! Basta!
Ma, finalmente un giorno riuscì a incontrarla e le disse che non poteva più vivere senza di lei. E la principessa fu così impressionata del suo forte sentimento che disse al soldato:
“Se saprai aspettare cento giorni e cento notti sotto il mio balcone, alla fine, io sarò tua.”
Ma, subito il soldato se ne andò là e aspettò un giorno, due giorni e dieci e poi venti. Ogni sera la principessa controllava dalla finestra ma quello non si muoveva mai. Con la pioggia, con il vento, colla neve era sempre là. Gli uccelli ci cacavano in testa e le api se lo mangiavano vivo ma lui non si muoveva.
Dopo novanta notti era diventato tutto secco, bianco e gli scendevano le lacrime dagli occhi e non poteva trattenerle poiché non aveva più la forza nemmeno per dormire... mentre la principessa sempre lo guardava.
E arrivati alla novantanovesima notte il soldato si alzò, si prese la sedia e se ne andò via
”.



Anch'io ti attenderei anche 100 giorni e 100 notti...

lunedì 25 maggio 2009

Non chiedo altro..


Ogni giorno che passa nella mia vita mi fa capire sempre di più, in maniera più forte e decisa, profonda e assoluta, l'importanza e la bellezza infinita del dono che ho ricevuto conoscendoti. Mi lascia la piena consapevolezza di noi.
Mi sento come una clessidra piena di sabbia. Mi rivolto e lentamente mi riempio ancora della tua sabbia, della tua vita e del tuo amore.
Non chiedo altro che il tuo amore, perchè io quello desidero e per quello ho vissuto, vivo e vivrò.
Non voglio la luna o le stelle. Non voglio il mare o il sole. Non voglio la ricchezza o la salute. Voglio il tuo amore, puro e sincero, come è oggi.
Voglio solo prenderti per mano, voltarmi su un lato e trovarti. Chiudere gli occhi, riaprirli e trovarti ancora.
Mi entri sempre più dentro, come una lama, come una spina, come un respiro d'aria pulita e mi permetti di vivere.
Grazie.
Grazie.
Grazie davvero.

venerdì 8 maggio 2009

Il vento ci porterà


Amore, siamo leggeri come due piume che nell'aria danzano tra i raggi del sole che splende alto, in mezzo al cielo azzurro che da giorni ormai illumina le nostre giornate e le nostre vite. L'aria è calda e fuori di casa si sta bene. Si respira il caldo e nei nostri corpi si accendono le nostre anime come se fossero due fuochi incandescenti, di continuo alimentati da legna forte e duratura. Nessuna ombra però, nessun fumo ci oscura. Siamo lucidi e brillanti come due stelle.
Come le stesse stelle che ci seguono nelle nostre nottate, trascorse mano nella mano o stretti in un abbraccio unico come fossimo un corpo unico, un pensiero unico, un sogno unico.
Siamo come due petali di una stessa rosa che vengono trasportati dal vento e disegniamo grandi onde di dolcezza e fragilità.
Siamo come due sogni che, stanchi di essere sogni felici ma isolati, hanno deciso di unire i loro fili sottili e diventare un solo e grande sogno di felicità infinita. Nulla ci spaventa, tranne la paura che un bel momento, il sogno svanisca e uno dei due si svegli dal sonno.
Sai che ti dico invece?
Ti dico che io sono già ben sveglio. Lo sono sempre stato. Anche quando sembrava che dormissi, anche quando ho chiuso gli occhi e nel buio ti ho baciata.
Non sono mai stato così sveglio e non sono mai stato più convinto di adesso che quello che sto vivendo mi piace, mi rende felice, mi fa sentire vivo e per nulla al mondo voglio smettere di vivere, di viverlo, di viverti.
Nulla al mondo mi potrà far cambiare idea.
Mi lascerò trasportare dal vento e da lui mi farò portare sempre più spesso da te, per vederti, per parlarti, per sussurrarti, per sospirarti, per sfiorarti. E un giorno a te mi aggrapperò e non andrò più via.
Mai.