martedì 23 dicembre 2008

Ultimo post dell'anno


Questo è l'ultimo post di questo 2008.
L'anno si era aperto con un urlo barbarico, un barbarico YAWP che doveva essere portatore di furore, forza, coraggio e rabbia. Nel suo consumarsi ha visto alternarsi tanti periodi così come si alternano le lune nel cielo. Momenti positivi e momenti negativi. Come una scala grandiosa, come una giornata di pioggia, dove a volte piove e a volte smette, così che può perfino spuntare, quando si è fortunati, un timido abbozzo di arcobaleno.
Il 2008 è quasi finito; ormai finito per quanto riguarda il blog.
E' tempo allora di bilanci e il bilancio è nettamente, prepotentemente, finalmente, in positivo. Gli ultimi 2 mesi quasi dell'anno, e chi mi conosce lo sa, sono stati meravigliosi, pienissimi di sorrisi, risate, occhi luccicanti. Esiste un nome, una persona, una dea causa della mia felicità. Anche questo, chi mi conosce sa. Chi non mi conosce, si accontenti di sapere che non sempre gli anni, così come iniziano, poi si concludono.
Io vi lascio qui. Mi preparo per un viaggio, un altro viaggio ma non l'ultimo.
Al prossimo anno!

venerdì 19 dicembre 2008

Arrivooo


Guarderò di nuovo i tuoi occhi e guarderò dentro i tuoi occhi per ritrovarmi ancora lì dentro, nel profondo, al fianco della tua anima. Ti accarezzerò la pelle liscia e delicata, annuserò il profumo fresco di fiori di cui sei imbevuta e adorerò ogni tuo piccolo gesto o comportamento.
Il countdown è partito e ogni secondo che passa è un secondo in meno tra noi due. Il momento del nostro incontro si avvicina e sento dentro di me l'emozione che aumenta, che mi esplode dentro in mille modi diversi.

Tremo al pensiero di poterti abbracciare; sogno al pensiero di poter sentire addosso a me il peso delle tue mani.
Sfoglio da un mese il calendario e sta per arrivare il giorno da me atteso.
E' un'emozione che non riesco a soffocare e così te la dico, la urlo nelle strade e dentro ogni casa che, tramite un computer, ospiterà il mio grido: Arrivoooooo!!!!

domenica 7 dicembre 2008

Due parole


Due parole brevi, semplici, con poche sillabe che racchiudono in loro il sogno di un futuro felice, l'aspettativa di una felicità presente e tutto il senso che solo la tua presenza nella mia vita riesce appunto a dare alla mia esistenza.
Sono due parole che per poco interrompono il silenzio ma che sono al tempo stesso in grado di travolgere tutto quello che incontrano davanti, come due ruscelli in piena che d'improvviso, di quell'improvviso un pò previsto o almeno sperato, s'incontrano, si riversano l'un nell'altro e insieme scendono a valle, rompendo argini e dighe, straripando e inondano con le loro acque lo spazio che circonda loro.
Sono due parole che tanti dicono, forse tutti, però questo non fa sì che sia per tutti uguale pronunciarle. Ogni pronuncia cambia il senso e cambia il peso; cambia l'emozione e cambiano le lacrime che l'accompagnano; lacrime a volte reali e fresche, che zampillano dagli occhi e lentamente scivolano dalle guance, sino a raccogliersi nel palmo di una mano, oppure lacrime più nascoste e intangibili, che fuoriescono dal cuore e che rinfrescano l'anima e il sentimento.
Due parole che sono sempre esistite e che esisteranno sempre. Sono comparse con la comparsa dell'uomo e risiedono nei sogni di ogni persona. Ognuno di noi sogna di dirle almeno una volta nella vita. C'è chi per questo, per abbattere l'attesa, si lascia andare e le pronuncia presto, il prima possibile, senza forse capire davvero tutta la meravigliosa bellezza che esse contengono. C'è chi invece attende, assaporando ogni istante d'attesa, finchè non trova la ragione degna.
Io ho atteso una vita per dirle. So che in fin dei conti sono giovane però è come se vivessi una seconda vita. Una prima vita senza di te e una seconda vita ora che ho te.
E la seconda è di gran lunga più bella della prima.

martedì 2 dicembre 2008

Libera di volare


La mia mente è libera di volare, di giungere a te e darti un bacio leggero sulla guancia socchiudendo gli occhi, lasciandosi andare nel dorato mondo dei sogni.
La mia mente supera lo Stretto, sorvola le montagne e corre lungo le autostrade. In pochi attimi copre i mille chilometri che ci dividono e giunge davanti il cancello di casa.
Una veloce sistemata ai capelli. Una stirata alle sopracciglia.
Ecco, il colletto della camicia è sistemato. L'alito è fresco.
Suono.
Ti affacci dalla finestra della tua camera nel piano rialzato di un moderno appartamento al centro della Riviera. Mi sorridi sorpresa. Non te l'aspettavi.
Ti sorrido e mi fai cenno di entrare.
Tac... e si apre il cancello. Percorro i venti piccoli passi che mi separano dalla porta del condominio. Altro tac... e si apre un'altra porta.
Rivolgo lo sguardo a sinistra e intuisco una porta un pò aperta. Altri 2 passi e gli scalini poi.
Alzo lo sguardo e ti vedo luminosa come sempre, come una Luna piena sul mare d'estate sgombro dalle nuvole. Hai lacrime negli occhi. Spero che siano lacrime di gioia e d'amore.
Mi affretto a percorrere gli ultimi 4 passi che mi tengono diviso da te e per mia sorpresa diventano solo 2 perchè intanto anche tu hai percorso la distanza che prima regnava tra di noi. Ora siamo sguardo contro sguardo. Occhi contro occhi.
Ci guardiamo e non parliamo.
Le mie mani ti accarezzano sul viso e sulle guance infine si fermano.
Le tue mani le sento scivolare sulle spalle e fermarsi sui miei fianchi.
Chiudiamo entrambi gli occhi per rapire quel attimo; per fissarlo nella nostra mente e custodirlo così anche negli anni a venire. Lentamente le nostre labbra si avvicinano. Sempre di più.
Si sfiorano una prima volta. E poi una seconda. Per più tempo.
Una terza e non si staccano più. Le nostre anime si fondono e i nostri sogni si abbracciano. Diventiamo una sol cosa.
Diventiamo un corpo con due cuori.
Diventiamo un amore con due amanti.