venerdì 7 settembre 2007

La pioggia estiva



E oggi è arrivata la prima pioggia estiva.
Ho sentito cadere leggera la prima goccia e ho sentito tutte le altre gocce seguirla, in un continuo e ritmato rintocco sulla casa e sull'edera sotto la mia finestra, mentre nella mia stanza l'acchiappasogni risuonava mosso dall'aria che entrava dalle persiane della finestra.
Lentamente, a poco a poco, prima migliaia e poi milioni di gocce che cadevano dal cielo, fredde come ghiaccio che si scioglie e pungenti come piccoli aghi, sulla mia pelle liscia e appena sveglia. Mi ritrovavo solo e indifeso sotto la pioggia estiva, come dentro ad un sogno, come fuori da un sogno.
Avevo la serenità e la freschezza che solo un sogno ti può donare, mentre Morfeo ti culla nel letto e accarezza i tuoi respiri. I capelli e il viso bagnato invece dimostravano che quello che stavo vivendo non era un sogno, ma un piccolo spaccato della vita che mi è stata concessa. La stessa vita che ogni giorno maledico, che ogni giorno canto e ogni giorno consumo, come una candela, sempre accesa. La cera si scioglie e cade ma la fiamma rimane viva, a volte fragile e a volte possente, ma sempre viva.
L'aria fuori era come nuova, gli uccelli usciti dal bagno volavano cinquettanti e giocosi, le nuvole si diradavano e il sole stava tornando a brillare.
Ero sotto la pioggia estiva e sono stato bene. Non pensavo più agli amori non dichiarati ma lo stesso nutriti. Non pensavo più agli amori dichiarati e mai rinnegati. Non pensavo più ai tanti sogni espressi ad occhi chiusi davanti ad una stella cadente o alle speranze chiuse in un bottiglia di vetro poi gettata a mare. Non pensavo più a te e non pensavo neanche a me.
Sentivo solo la pioggia cadere su di me e stavo bene.

1 commento:

maria consiglia mosella ha detto...

E' bello sentirsi innamorati ma anche innamorati di sè se stessi a volte ed è bello riscoprilo sotto la pioggia. Anche a me ispira suggestioni
www.parolepergioco-laterl.blogpsot.com