domenica 19 novembre 2006

Non convocate quella commissione!!!



Mi sembra giusto iniziare con un post riguardante il mio amato paese, dove sono cresciuto e dove vivo ancora. Si chiama Santa Margherita di Belìce e qualcuno ne avrà sicuramente sentito parlare per tanti motivi.
In primis perchè il mio paese è il famoso luogo di Donnafugata che viene citato nel romanzo "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, luogo di straordinaria bellezza, immerso nella campagna.
Inoltre, purtroppo, Santa Margherita di Belìce è famosa a causa di un terremoto che la notte tra il 14 e il 15 gennaio seminò distruzione, panico e anche morte.
Il problema però è che ancora oggi ne subiamo le conseguenze, sia in termini di salute a causa dell'amianto delle prime baracche (argomento che tratterò magari in seguito) sia a causa dei contributi per la ricostruzione che tanta corruzione ha provocato e provoca ancora.
Esiste infatti una commissione ad hoc, chiamata volgarmente "commissione ex art.5", che ha il compito di visionare i progetti per la ricostruzione di case, edifici, ecc... e di approvare i relativi progetti deliberando quindi l'erogazione del relativi contributi.
Ebbene, dalla sua nascita, avvenuta verso la fine degli anni'70, a ora, questa commissione ha cambiato i suoi caratteri fondamentali.
Prima i suoi componenti vi partecipavano per puro spiritoso solidaristico. Non ricevevano nessun tipo di indennità e anche per questo motivo per tantissimi anni furono sempre gli stessi a farne parte. Erano semplicemente animati dalla voglia di risorgere dalle rovine.
A poco a poco si iniziò a riconoscere una piccola indennità per i componenti di questa commissione, i quali, essendo comunque liberi professionisti, interrompevano le loro attività lavorative per adoperarsi per il bene di tutti i cittadini.
Lentamente però l'indennità riconosciuta crebbe di valore.
Oggi, un componente di questa speciale commissione, anche solo per la produzione di un piccolo atto riguardante un progetto, anche se questo atto non chiude la valutazione del progetto ma ne amplia la portata, lo modifica, lo integra, percepisce la bellezza di 15€ circa. Ripeto: non per la seduta, non per l'intero progetto ma per ogni singolo atto riguardante quel progetto.
Capite bene che le aspirazioni a far parte di questa speciale commissione aumentarono tra i cittadini.
Bisognava farsi nominare componente della commissione. Ma come fare?
La nomina a componente della commissione funziona in questo modo: l'assessorato della regione nomina un dirigente tecnico (geometra, ingegnere o architetto in considerazione del luogo in cui questa commissione opera), l'amministrazione comunale del luogo nomina un componente tecnino e altri 4 componenti (2 in quota maggioranza e 2 in quota opposizione), l'organizzazione sindacale nomina un altro componente. La carica di presidente della commissione viene rivestita dal sindaco.
E' facilmente intuibile che, per poter aspirare alla nomina di componente della commissione, bisogna quindi entrare nelle grazie del sindaco e dell'amministrazione comunale.
Dopo aver descritto per sommi capi il funzionamento di questa commissione, entro più nei particolari.
A Santa Margherita di Belìce, il sindaco arch. Giorgio Mangiaracina, per un lungo periodo non ha goduto della maggioranza nel consiglio comunale a causa della defezione di alcuni suoi consiglierei (Maggio Leonardo e Marino) che, delusi dai suoi metodi amministrativi, hanno deciso di migrare nelle file dell'opposizione (divenuta quindi "maggioranza"). Ad onor del vero, anche alcuni consiglieri eletti tra le fila dell'originaria opposizione (Ciaccio e Ferraro Filippo detto Scricchio) delusi dalla forse scarsa opposizione decisero di migrare facendo il tragitto opposto ai primi due. Forse erano convinti che tra le file degli affiliati al sindaco potevano fare un'opposizione migliore.
Comunque, tornando a noi, a questa situazione va aggiunta il fatto che il presidente del consiglio (per chi non lo sapesse il presidente del consiglio viene eletto dai consiglieri stessi quindi si capisce bene che nel 99,9 % dei casi è espressione della corrente politica che supporta il sindaco) o per meglio dire l'ex Presidente del Consiglio dott. Gaspare Viola, abbastanza in fretta ruppe la sua alleanza con il sindaco Mangiaracina, assumendo una posizione di neutralità mista ad un pò di sana conflittualità.
In questa situazione di marasma, dove il sindaco non godeva della maggioranza in consiglio, la sua parte politica avversaria diede vita ad una riforma delle cariche iniziando appunto dalla commissione ex art.5, revocando la delibera di nomina e provvedendo all'approvazione di una nuova nomina.
Per circa un mese è sembrato di essere in un gioco a premi!
Vinceva chi non diceva! Perdeva chi diceva!
Tutti attenti a non dire una parola! Una che sia una!
Eravamo sul set de “ NON CONVOCATE QUELLA COMMISSIONE!”
La commissione fu vittima quindi di consiglieri “sfidati” che revocarono delibere e di “fidati ”consiglieri che volevano revocare la revoca.
Prima vennero revocati i componenti precedenti e repentinamente rimpiazzati da altri. Poi la manna dal cielo cadde sulle spalle dei poveri malcapitati “nuovi componenti” ed arrivarono le dimissioni.
Alcune oscure (si vocifera che fu messo a rischio il posto di lavoro presso una società privata di un parente del componente), altre ap…prezzabili (si vocifera che fu promessa una poltrona).
Le giornate passavano e una vera e propria malattia si diffondeva in paese: la dimissionite.

Tutti si dimettevano, anche chi era stato revocato dalla “missione”. E la “ferita” commissione continuava a non essere convocata. E i progetti a lei presentati continuavano a riposare nell’umidità di qualche armadio. Il “povero” Signor Sindaco, che tra i suoi valori porta il valore della ricostruzione, si vide costretto a ricorrere al TAR, rifiutandosi di convocare una commissione composta da persone non affiliate a lui.
Il motivo di questo ricorso?
Dal Sindaco Mangiaracina e dalla sua parte politica la revoca dei componenti della commissione venne giudicata illegittima. Deve essere il TAR quindi a rispondere della sua legittimità o meno.
Ma ecco il colpo di scena!
All'improvviso tutto cambia. Il presidente del consiglio Gaspare Viola diventa oggetto di richiesta di revoca. Tutto ruota attorno ad un singolo voto e il voto arriva. Anzi ne arrivano 2.
2 franchi tiratori tradiscono il presidente Viola e ne decretano la sua caduta. Il sindaco torna a ridere. La sua maggioranza torna ad applaudire. Avvengono le nuove votazioni per rimpiazzare il presidente Viola revocato e a prendere il suo posto altri non è che il signor Ventimiglia Leo, componente della commissione nominato subito dopo la prima revoca e poi dimessosi. Anche la poltrona promessa allora era arrivata. Ma non è ancora finita.
Cosa succede dunque nel grande reality show "NON CONVOCATE QUELLA COMMISSIONE"?
Il consiglio, con il nuovo presidente e una nuova maggioranza quindi (8 vs 7) a favore del Sindaco Mangiaracina torna a riunirsi e decide appena 24 ore prima della pronuncia del TAR, che da voci di corridoio avrebbe giudicato legittima la prima revoca, di revocare la revoca dell'originaria commissione, cioè hanno agito, secondo il loro parere, in modo illegittimo (dato che la revoca di una precedente commissione era illegittimo). Insomma, contraddizioni su contraddizioni.
Uomini ( o per dirla per come diceva Sciascia quaquaraquà) che passano da una parte all'altra, che prima votano in un modo e dopo aver posato il sedere su una poltrona votano all'opposto, uomini che neppure dovrebbero avere il coraggio di guardarsi allo specchio per non correre il rischio di essere sputati in faccia da loro stessi.
Stavo dimenticando un aspetto davvero grottesco della situazione e me ne scuso perchè da come è facilmente intuibile, questa storia ha tanti lati tragicomici.
Nel periodo tra la revoca della prima commissione e la revoca della revoca della prima commissione, l'assessorato ai lavori pubblici della regione Sicilia, invece di nominare come tecnico un ingegnere, ha nominato un architetto, rendendo così impossibile il funzionamento della commissione stessa dato che per il suo funzionamento necessita di un ingegnere. Guarda caso però, quando il Sindaco Mangiaracina è riuscito nel compito di "depoltronizzare" il presidente Viola e riacquistare la maggioranza in consiglio comunale facendo resuscitare la vecchia commissione composta da suoi amici, l'assessorato subito si è reso conto dell'errore e ha provveduto a nominare un ingegnere.
Questa purtroppo è la triste realtà della commissione per la ricostruzione ex art.5, del mio paese Santa Margherita di Belìce amministrato da uomini tanto illuminati e onesti ( su cui tornerò volentieri e presto).
Tante domande mi frullano in testa.
Tutto però è riassumibile in una sola domanda, nella speranza che qualcuno degli interessati venga a conoscenza di questo post (ma ne dubito considerando le loro capacità): Signor Sindaco Mangiaracina, cosa cambia per lei convocare la commissione i cui componenti sono Tizio e Caio e convocare la commissione i cui componenti sono Abele e Caino?
Io una risposta me la sono data: sarà perché Tizio e Caio sono suoi amici e tra amici si sa che una mano lava l’altra; mentre Abele e Caino tanto amici non le sono.
Siamo tutti bravi a pensar male, lo so.
A pensare male si fa peccato poi.
Ma spesso, sempre, ci si prende!!!

7 commenti:

Paesano Belicino ha detto...

Grazie Cangaceiro anch’io sono un MARGHERITESE, e ti ringrazio per questa esauriente pagina descrittiva dell’oscena vita politica del Nostro Paese, ma non posso proprio credere che esista veramente tutto questo “disgustato” inciucio per una poltrona, è impossibile che fidati e scelti concittadini si lascino abbindolare solamente da 15€ per singolo atto riguardante un progetto, è impossibile che Personaggi che noi abbiamo votato e scelto per rappresentarci facciano questi “disdicevoli” giochetti. Dai dimmi la verità ti sei inventato tutto e solamente pura fantasia, non credo che veramente esista nel nostro Paese un Tale Regista e cosi tanti Bravi Attori e che durante la visione di questi sceneggiate tutti noi semplici paesani inghiottiamo tutto senza renderci conto di ciò che ci cibiamo. Ma se solamente un decimo di quello che racconti corrispondesse a verità io semplice “paesano” mi sentirei un semplice margheritese disgustato, ingannato e soprattutto intossicato da tanto marciume ingoiato
“Paesano belicino”

Unknown ha detto...

Grazie Vito per la panoramica concisa ed esauriente non solo della commissione ma di tutti gli ultimi 5 anni di vita amministrativa che in ciò si può riassumere. Consiglieri che si vendono per assunzioni, minacce, giochetti di potere. E la cosa più bella è che fanno tutto alla luce del sole, come se fosse da persone per bene giocare sulla sorte del nostro paese. Dobbiamo liberarci di questa gente, mandarla a casa e mandare ad amministrare gente competente, se di destra o di sinistra non importa a nessuno, ma che sia gente in gamba!

Cangaceiro ha detto...

Ciao Paesano, purtroppo non ho tanta fantasia da inventare una situazione del genere. A volte la realtà supera la fantasia! E' una cosa triste, tristissima. Ma noi la cambieremo!

Cangaceiro ha detto...

Benny, dobbiamo liberarci di certa gente. Siamo d'accordo. Non conta il colore politico. Conta l'onestà e la capacità di una persona, caratteristiche che gli attuali amministratori di Santa Margherita di Belìce non hanno proprio, neanche di striscio.

Anonimo ha detto...

strano, cangaceiro, ma anche descrivere il marcio può suscitare reazioni positive. la prima, per me, è che ci sia gente intelligente che ha voglia di dire e far sapere. la seconda è che, in questo modo, si spera, qualcuno apra gli occhi e si renda un pò conto. finora non siamo troppi. ma non siamo neanche troppo pochi. anna

Cangaceiro ha detto...

Cara Anna, non siamo troppi, è vero ma lo diventeremo. Ne sono fiducioso. Errare è umano ma perseverare è diabolico. Solo chi non vuole capire, non capirà. Grazie per il tuo intervento!

Unknown ha detto...

caro vito,intanto mi associo al ringraziamento che un po tutti hanno fatto in questo spazio, per avere sintetizzato la situazione
"commissione".
Posso dire che in realtà non ne sentivo la necessità, visto il fatto che la conosco bene anche a causa della nostra assidua frequentazione, che ci vede spesso impeganti in simili ragionamenti, e dell'assidua frequentazione con la commissione che dovrebbe, se "Dio" vuole, pronunciarsi su un mio progetto, che nel tempo ha avuto sempre meno interesse da parte dei componenti.
Non so se commentare con piacere o con stupore il fatto che "paesano belicino" non sia convinto di quello che tu scrivi... io penso che quando la mattina ci alziamo ed abbiamo qualcosa da fare allora la maggior parte della giornata e della nostra attenzione è catalizzata da uno scopo, ma nel caso in cui non si avesse nulla da
fare, perchè nulla si vuol fare, allora sarebbe molto più semplice
interessarsi ai giochi di potere di cui riferisce benny nel suo
commento. allora tu cittadino ti chiederai: perchè comportarsi così?
semplice: per avere la possibilità di contare su amici che ti rendono
la vita facile e continuare ad avere tempo libero, originariamente
destinato al lavoro, da continuare a dedicare a sotterfugi, complotti
ed accordi che rendono invivibile questo paese. tale situazione è
ancora meno sopportabile se si pensa che tutto è fatto alla luce
del sole come se fosse la cosa più naturale del mondo, come dice benny
e come siamo stati costretti a vedere sino ad adesso.
forse oggi vi sono sensibilità più attente, forse queste sensibilità
siamo noi.
speriamo solo di avere la possibilità di dimostrare con fatti concreti
quali siano le nostre buone intezioni e i nostri punti di vista,
che ci tengo a precisare si trovano agli antipodi rispetto a quello
che lo scenario politico margheritese offre oggi.

PS:complimenti anche per l'ambientazione della storia ll'interno di un non impossibile reality