mercoledì 21 maggio 2008

23 maggio 1992, ore 17:58. Tu dov’eri?



Accolgo con piacere la proposta di un mio amico blogger e riporto qui il suo invito: 23 maggio 1992, ore 17:58. Tu dov'eri?
Tutto ciò per una semplice quanto sentita commemorazione della figura di Giovanni Falcone, giudice siciliano che ha amato la sua terra, così tanto da dare la propria vita per una speranza di benessere, di miglioramento e di affrancatura dalla mafia.
Io il 23 maggio 1992 mi trovavo a casa. Ero appena tornato da un giro in bici. Tornavo dalla chiesa in baracca del mio paese dove, alcuni miei amici frequentavano il catechismo con qualche anno di ritardo. Io avevo 10 anni e mezzo. I miei genitori non erano in casa. Erano andati a Palermo per sbrigare delle faccende.
In TV avevano interrotto i programmi e quasi in tutti i canali davano la notizia dell'attentato di Capaci, con le edizioni straordinarie dei TG. Ero solo in casa e non capivo poi molto.
Guardavo quelle scene che assomigliavano molto alle scene dei film americani di guerra e d'azione, come un qualsiasi Rambo o una qualsiasi puntata di A-Team.
Quando poi sono giunti i miei genitori, mi ricordo che loro non erano al corrente del fatto, perchè proprio a quell'ora loro stavano tornando da Palermo e la autoradio della mia "estinta" Ford Escort era fuoriuso. Avevano notato tanti posti di blocco e elicotteri che sorvolano la zona della Palermo-Sciacca. Vedevano tutto quel movimento ma non capivano. Non potevano immaginare.
Giunti a casa, guardando i tg che non finivano di dare aggiornamenti, anche loro compresero.
La Sicilia e l'Italia quel giorno perdeva delle brave persone.
Un mio grazie umile a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.
Grazie.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Cangaceiro. Attendo il tuo post riportato su Palermo.Blogolandia.It

Ancora grazie

Clelia ha detto...

Io ricordo il giorno della tragedia e tutte le ore che la seguirono. La sua vita blindata contro la MAFIA, la sua sfida ai clan il suo istinto e voglia di non mollare mai. Lo hanno fermato così Giovanni Falcone, solo con la morte potevano far tacere la sua ragione. Anche io alla vigilia della sua morte vorrei ringraziare questo eroe e la sua scorta.