giovedì 6 novembre 2008

Le cose che si perdono


Al mondo esistono milioni di cose, piccole e grandi cose, che ci attraversano la vita o che semplicemente lambiscono le rive del fiume che è la nostra esistenza.
Tra questi milioni di cose tante cose le conserviamo e ce le portiamo sempre dietro, per lungo tempo. Alcune anche ci accompagnano fino alla morte.
Altre cose invece ci servono solo per un breve lasso di tempo, le consumiamo e poi le gettiamo in qualche angolo al buio, dove nessuno passa per pulire e dove non arriva nessun raggio di sole.
Altre ancora invece, sebbene possono servirci, noi le perdiamo, abbandonando così la possibilità di usare e di averle con noi quando sarà venuto il momento di usarle.
Le cose perse non si possono in nessun modo salvare, non si possono recuperare. Esse svaniscono nel nulla e diventano irraggiungibili; prendono il volo sugli aliti del vento e si sollevano così in alto che scompaiono anche dalla nostra vista. Volano in mezzo alle nuvole e tra le stelle e da lontano brillano pure loro. Il loro però è un bagliore oscuro che si confonde con il colore della notte.
Delle cose che si perdono ne sentiamo sempre la mancanza sulla nostra pelle e nella nostra anima, sentiamo il buco che si crea e il vuoto che inghiotte lentamente ciò che rimane; allargandosi e svuotandoci sempre di più.
A volte però capita di trovare qualcosa che somiglia a ciò che si è persa. Non che sia meno bella o più bella; non che sia meno vera o più vera. Non che sia meno nostra o più nostra.
E' qualcosa che ci viene forse regalato da Dio e che va subito, spontaneamente, a riempire il vuoto creato da ciò che si è perso prima.
A volte ciò basta; a volte non basta.
Ciò non conta. Conta che il senso di vuoto che si prova a poco a poco scompare o diminuisce.
Conta che si possa tornare a sorridere, anche solo illudendosi di sorridere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao caro amico...ti chiamo così perchè non passa giorno che ti venga a trovare riuscendo quasi a percepire i tuoi stati d'animo come in una chiaccherata tra amici...è un brutto momento per me...quello che scrivi nasce dal tuo cuore, ma fa parte di un linguaggio universale...è il linguaggio delle emozioni, del sentimento.Grazie, mi sento meglio ogni volta che passo da te! xxx

Cangaceiro ha detto...

Ciao xxx, sono in parte contento che le mie parole ti siano d'aiuto... però allo stesso tempo sono dispiaciuto nel sapere che questo per te è un brutto periodo.
Di certo non so dirti quando finirà però posso dirti che per vedere un arcobaleno, prima deve piovere. Ti auguro di vedere presto un arcobaleno.
A presto..

Anonimo ha detto...

grazie di cuore...spero di farcela.xxx