domenica 26 ottobre 2008

Un'ora in più

La notte appena passata ha visto il cambiamento dell'orario. Ho riportato indietro le lancette di un'ora; ho fatto fare alla lancetta lunga, un giro completo all'indietro, come il gambero, come il passato che torna.
Si.
E' tornato che il passato e mi ha regalato il modo di essere rivissuto con te.
E' stato bello rivivere certe emozioni, certe attimi di felicità che ho provato con te, solo stando con te, semplicemente stando con te.
Oggi, ho avuto un'ora in più per pensarti pensando a tutto quello che tu hai significato, significhi e prego significherai per me. Un'ora in più per sognarti, sognando di essere accanto a te, passeggiare nel parco, nell'ombra di un viale e sentire sui nostri visi il fresco profumo dell'erba bagnata dalla rugiada. Un'ora in più per vederti immersa nella luce, chiudendo gli occhi e lasciando libera la mia mente di tornare a ciò che più la rende allegra, leggera, unica e meravigliosa.
Ho avuto un'ora in più per te e per me, per noi.
E' stato un regalo che mi ha concesso questa domenica che ci ha visti ancora divisi e lontani migliaia di chilometri, azzerati dal mio cuore che mai mi ha mentito.
Il mio cuore oggi mi ha detto che grande è il vuoto che sente quando non ci sei ma è ancor più grande il sentimento che sente quando la mia mente ti pensa, nell'attesa che accanto lui possa sentire il battito del cuore. Allora, mi ha sussurrato il mio cuore, infinita sarà la gioia che esploderà dentro di me e sarà come essere investito da un turbine di emozioni, di felicità, di allegria e di tutto ciò che di bello esiste nella vita.
Io sono rimasto ad ascoltarlo e ho deciso di credergli.
E non fa niente se è un'ora in più che mi separa da te. E' pur sempre un'ora in più che vivo sognandoti.


venerdì 24 ottobre 2008

Sono tornato a cercarti


E' passato del tempo dall'ultima volta che ti ho cercata fra le note di una canzone, nascosta magari tra un giro di chitarra e una scala al pianoforte, sparsa nell'armonia di una serie di note fragili e dolci come fragili e dolci sono i tuoi occhi nei miei ricordi; ricordi di un ragazzo che una sera d'estate all'improvviso ha sentito battere forte il cuore e desiderare che quel battito mai si arrestasse.
Stasera però l'attesa è finita e sono tornato qui a ricercarti tra le stesse note, nelle pieghe della stessa voce di Jimmy Paige. Puoi immaginare e facilmente indovinare in quale canzone io ti stia cercando.
Ebbene si, questa canzone, in ogni suo secondo dei quasi 500 secondi di cui è formata, mi fa pensare a te; mi fa pensare ai tuoi capelli un pò ribelli e un pò servili che nell'aria spesso si dondolano, mi fa pensare ai tuoi occhi furbi e maliziosi che sono specchio di un'anima gentile e solare, mi fa pensare ed è superfluo dire che penso a te.
Ogni mio pensiero lo dedico a te.
Inizio la mattina al suono della sveglia e termino la sera, poco prima di chiudere gli occhi e lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo.
Spesso poi continuo anche ad occhi chiusi, dipingendoti fresca e meravigliosa accanto a me, in un sogno di vita che spero si realizzi.
Esisti in ogni mio pensiero. La cosa bella è che a poco a poco sei diventata così reale, nonostante nella realtà tu non ci sia, che sento perfino la tua mancanza.
Avverto la differenza dovuta alla tua assenza. Il mondo è diverso da come potrebbe essere con te, la mia vita è diversa da come potrebbe essere se tu ci fossi.
Io sarei diverso da come sono se ci fossi tu a tenermi la mano.
Per questo sono tornato a cercarti e ogni volta ti trovo, perchè so dove cercarti.
Certamente sei tra le cose più belle che possono esistere, come il sorriso di un bambino, la curva di un arcobaleno, il profumo di una rosa rossa, il volo di una farfalla e la canzone che sempre mi riporta a te.
Ti cerco, ti trovo, nel sogno ti bacio e infine vado via, torno a camminare senza meta portandoti nel cuore.

domenica 12 ottobre 2008

Una canzone per te.

Oggi lascio che ti parli questa canzone: una musica e delle parole.




Could it be the little things you do to me
Like walking up beside you it's so new to me
Life can be so full of danger in the dark
there lurks a stranger
I just can't
Imagine what he wants of me
When I'm with you it's paradise
No place on earth could be so nice
Throught the crystal waterfall
I hear you call
Just take my hand it's paradise
You kiss me once
I'll kiss you twice
And as I gaze in to your eyes
I realize it's paradise
It's right out of something from a fairy tate
A te'ribly exciting and a scary tale
It's nothing I could evermake up
Am I dreaming will I wake up
Just to find out this is true reality

venerdì 10 ottobre 2008

La definizione dell'amore


Questa sera ho preso in mano il mio dizionario, pesante come cemento, della lingua italiana, e ho cercato la definizione della parola amore: intenso sentimento d'affetto, inclinazione profonda verso qalcuna o qqualcosa anche sessulale.
Questa è una piccola parte logicamente. La definizione sullo Zanichelli è lunghissima e non sto qui a trascriverla tutta.
Ma io l'ho letta interamente lo stesso e ho scoperto che questa definizione è sbagliata.
E sai perchè è sbagliata?
Perchè questa definizione non contempla minimanente l'emozione che ho provato la prima volta che ho visto i tuoi occhi brillare davanti i miei occhi, come due stelle che spiccano nel cielo scuro della notte, su un mare meraviglioso, rischiarato dalla luce della Luna che si espande in lungo e in largo su quella infinita distesa d'acqua fresca e di vita pulsante.
E' stata un'emozione che ogni giorno si ripete, ad ogni tua visione.
Ti guardo e mi emoziono. Ti penso e mi emoziono. Sento il cuore battere forte, più veloce del tempo. Le mani iniziano a sudare e la mia mente a vagare ancora più in là, oltre ogni ostacolo che la realtà può erigere. E arriva a te.
Ti viene accanto, cerca la tua mano, la trova e la stringe forte, in una lega naturale e inscindibile.
Stretti così, due anime in un corpo solo, due cuori in un circuito solo di sangue, iniziamo a camminare e a parlarci. Ci guardiamo negli occhi e negli occhi troviamo la nostra felicità.
La definizione che ho trovato ignora tutto questo.
Ignora anche tutto il resto che tu sei per me e non è poco di sicuro, perchè riempi ogni mio vuoto e ogni mia lacuna. Metti l'aria lì dove manca e porti l'acqua lì dove è arido.
Per me sei l'eternità che fin dalla nascita cerco. Sei la perfezione che la mia imperfezione ricerca.
Sei l'infinito a cui tendo nella mia finitezza di ragazzo che alla Luna sul mare confessa i propri sospiri d'amore.
Tutto questo manca nella definizione di amore che ho trovato nello Zanichelli e per questo penso che quella definizione sia a dir poco incompleta.
Vuoi sapere perchè?
Perchè chi ha scritto quella definizione non ti ha mai guardato con gli stessi occhi con cui ti guardo io.

mercoledì 8 ottobre 2008

Imparare a...


Nella vita di ognuno di noi esistono desideri che non trovano realizzazione nelle 24 ore di cui si compone una giornata ordinaria della nostra ordinaria esistenza.
Esistono desideri che nascono tali, sopravvivono tali e rimangono tali fino alla nostra dipartita.
Sono desideri persi e sprecati.
Per questo io non voglio perderli.
Ci sono cose nella mia vita che voglio imparare.
Voglio imparare a ballare il tango, quella calda e passionale musica che esce dal cuore, scorre impetuosa nelle vene e si riversa negli occhi. Nel tango due corpi si fondono e diventano un solo corpo armonioso che si muove con passi decisi e lenti come deciso e lento è il passare del tempo; salvo poi accelerare e avvicinarsi con fare più rapido alla fine della danza.
Voglio imparare a suonar la chitarra per accarezzare con le dita delle mani quelle corde delicate, per creare dal nulla una melodia nuova e dolce, mai sentita prima.
Voglio imparare a parlare lo spagnolo perchè è la lingua dell'amore e della passione.
Voglio imparare a dirti tutto quello che il mio cuore sente quando ti vede bella davanti a me, quando ti pensa nella tua assoluta e intangibile purezza, quando ti sogna nella tua allegria traboccante, quando solo immagina di tenerti per mano e passeggiare in un viale o in riva al mare.