giovedì 24 maggio 2007

A mezzanotte


A mezzanotte una musica mi fa pensare a te che distesa su un letto di petali di rose rosse dormi serena e tranquilla, immersa in un sogno dorato. Morfeo ti culla nella notte, ti protegge dai demoni che aleggiano nel buio e con il suo fiato accarezza il tuo viso chiaro, i tuoi capelli scuri, ricci e lunghi.
Mi affaccio alla finestra e vedo un lento e flebile alternarsi di luci e ombre nelle case di stanze che si illuminano e si spengono come ordinati da un enorme mago. Le luci dei lampioni formano coni di luce che via via diventa buia e nasconde dentro di sé ogni pensiero, ogni speranza, ogni illusione che stanotte mi fa compagnia.
Nella musica riesco a distinguere il suono dolce di un pianoforte che ad ogni tasto segna il lento trascorrere del tempo, segna ogni secondo che arriva e che si perde nell’infinito, tornando a popolare quel nulla da dove era partito. Ogni secondo che segna la vita di tutti noi, ogni secondo che forma i minuti che ho sentito passare nell’attesa di incontrarti la prima volta, che forma le ore che ho avvertito passare quando con te camminavo per le vie della città illuminate da un sole invernale insolitamente caldo per il mese di gennaio, che forma i giorni che ho subito passare per rivedere i tuoi brillare davanti ai miei, per annusare l’odore della tua pelle, per restare incatenato dai tuoi capelli.
A mezzanotte le nuvole si confondono con il cielo, perdono i loro confini e il loro colore; le stelle esplodono tutte insieme come tante piccole scintille di un fuoco che è sempre acceso come un amore che non sente ragione di quietarsi, come un amore appena nato ma già tanto forte da riscaldare il cuore per millenni.
A mezzanotte siamo tutti un po’ soli anche se in mezzo a migliaia di altra gente che urla, sorride e piange attorno a noi. Sentiamo la mancanza di una mano che stringe la nostra e di un bacio sulla guancia che trasmette amore e passione. Proviamo la solitudine che solo un palloncino può provare quando scivola dalle mani di un bambino e sale su nel cielo, sempre più in alto, sempre più libero ma sempre più solo. Proviamo l’incertezza di una decisione che non abbiamo mai preso e che forse mai prenderemo perché in fondo abbiamo paura delle cose che non conosciamo e quindi evitiamo di conoscerle. Evitiamo di fare le domande giuste, evitiamo di ascoltare le risposte giuste. Diamo noi il significato alle parole che sentiamo, un significato che sia il più possibile nostro amico.
A mezzanotte ho chiuso gli occhi e ho sognato di vedere una coppia di ballerini volteggiare sotto la luce di un lampione, tra i passi di un passionale tango argentino, stretti nell’ombra della strada.
Lei aveva un vestito rosso lungo ai piedi, i capelli raccolti e una rosa sopra l’orecchio destro. Lui un vestito nero con una camicia bianca. In tasca aveva un fazzoletto rosso che si intravedeva dalla giacca e al polso un bracciale, ricordo della madre.
Lei aveva gli occhi fissi su di lui. Si affidava a lui nel veloce viaggio del tango. Nelle sue braccia si era buttata e in quelle braccia voleva trovare la felicità che rincorreva. Lui aveva gli occhi fissi su di lei. La conduceva nel veloce viaggio del tango. La stringeva sul fianco e sentiva di possedere un tesoro, più ricco di milioni di monete d’oro e di calici con diamanti, possedeva quello che mai aveva avuto prima di allora: il cuore e l’amore di una donna che proprio il suo amore aveva tempo prima rubato e custodito.
A mezzanotte ho riaperto gli occhi e lo potrei anche giurare: ho visto quei ballerini davanti a me, in strada, sotto la mia finestra, nella luce di un lampione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"a mezzanotte sai, che io ti penserò ovunque tu sarai sei mia...."
a mezzanotte si è soli ma si è lì, con tutti i sogni e con le speranze che sembrano rendere tutto possibile, e nessuno può sentire, nessuno può giudicare....soli come quel palloncino che scivola via dalle amni di un bimbo.
Bello qst post....come sempre!
Mariposas

Anonimo ha detto...

Mi piacciono i doors e il poeta jim Morrison..perchè tale era.Ha vissuto davvero ma ha bruciato tutto troppo in fretta,ma questo solo per il resto del mondo che purtroppo lo ha perso,credo che invece che per lui il sostare su questa terra sia stato abbastanza ed è andato oltre le porte della percezione.