lunedì 29 giugno 2009

Inseguito dai porcospini di Schopenhauer

Da qualche giorno mi sento perseguitato da alcuni porcospini. Si tratta dei porcospini di Schopenhauer.
Leggo un libro ed ecco lì il riferimento ai porcospini... apro il mio profilo di facebook e ecco anche lì il riferimento a questi famosi porcospini..
Insomma, essi mi seguono, mi affiancano, mi guardano e poi mi superano; si nascondono dietro un angolo in modo di uscire di nuovo allo scoperto quando anch'io arrivo a quell'angolo.
Per chi non conoscesse la storia dei porcospini di Schopenhauer, eccola qui (la cito anch'io nella speranza che mi lascino un pò in pace e inizino a seguire voi):

Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.
(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)

2 commenti:

daylystory ha detto...

La storia dei porcospini è davvero simpatica...e poi descrive perfettamente quale dovrebbe essere la modalità giusta che rende i rapporti umani (e non solo) equilibrati. Si deve stare vicini ma mai sopraffare o soffocare gli altri. Ahimé gli uomini non hanno le spine che glielo fanno capire :-)))
Un abbraccio

Domenico ha detto...

domenicoDopo sedici brevissimi anni di fidanzamento, tra diciannove lunghissimi giorni, l'artistabivonese finalmente si sposaaaaaaaaaaa.......