mercoledì 5 marzo 2008

Urlo


Discorsi al brandy e
isteriche ragazzine raggianti
sotto la luce di una quieta notte occidentale,
tessuta in melodie, clacson, frastuono d'urla e
d'auto impazzite.
D'una bruma eucarite son fatto
di spuma!
onde del mare cullanti e un Dio ebete
che m'ha rinato,
la sua coscia come grembo e
il peso del mondo come vestito elegante
che ho portato e porterò fino alla fine
del peccato.
Finirò rigenerato da ninfee
ed acque ancora sante,
esiliato e risputato,
alberi verdi e foglie morte,
un nome-un vuoto
pozzo pieno e ben gestito,
so di certo cosa dire:"sempre pronto
all'evenienza/avvenirese
ci fosse?
meglio inventarsi qualche cosa di diverso.
"Dei reietti nel
ghetto,
accomodati in strane pose e composizioni televisive,
sguardi offesi,
è l'ultimo sospiro!
cosa farai quando il sogno sarà finito?
Propaganda d'anime e
di corsi inquinati,
si ribella la terra e abbandona la causa,
tempo irrisorio e pieno di resa,
lei non ne parla e lui
si rifiuta, la luna tace ed il
sole sputa!
Ecco che torna a chiedere amore
quel pazzo uomo privo di cuore,
come dire del pianto e del
dolore in tempo sordo e
annacquato?
Sono un angelo
bruciato,
armato del sapere e del mio peccato,
da molte vite la terra
ho calpestato, cercando
la luce ed un sorriso ormai
perduto;
la nota ora stona e lo sguardo s'arrende,
giudica e condanna la solita gente!
loro non sanno e mai capiranno,
le ali le ho perse con rabbia ed inganno...
Sono qui, sono ora e
pronto,
stò arrivando nel giardino dei maledetti
e dei
sognatori...
*Jim/bo?*

Nessun commento: